Esonero contributivo e tredicesima: l’agevolazione non modifica la mensilità aggiuntiva, le novità

Per i dipendenti c’è da conoscere uno degli ultimi provvedimenti adottati dall’Inps: ecco cosa cambia nella tredicesima.

Una delle ultimi circolari dell’INPS, la n. 11/2024, fornisce importanti dettagli sull’esonero contributivo per i lavoratori dipendenti, una disposizione contenuta nella legge di Bilancio 2024. Questa agevolazione, valida per l’anno 2024, è stata approfondita con ampi dibattiti e analisi nell’ambito delle politiche di sostegno al reddito dei lavoratori.

Esonero contributivo e tredicesima: cosa cambia
Importanti novità per i lavoratori dipendenti sul piano della tredicesima – www.leggimi.eu

In particolare, l’INPS ha stabilito con fermezza alcuni aspetti essenziali sull’applicazione dell’esonero sulle retribuzioni. Una conferma significativa è che la proroga di questa misura non influisce sulla tredicesima mensilità. Questo è utile sia per i lavoratori che ricevono la tredicesima in un’unica soluzione a dicembre, ma anche per chi la incassa gradualmente, distribuita nei dodici mesi dell’anno attraverso il cedolino paga mensile. In ogni caso, l’esonero contributivo non varia il calcolo o l’erogazione di questa componente retributiva.

Ecco le limitazioni a cui deve badare il lavoratore dipendente per accedere al beneficio

La circolare INPS sottolinea anche le limitazioni imposte sul reddito entro cui i lavoratori devono rientrare per avere diritto all’esonero. In base alle disposizioni attuali, l’esonero del 6% si può applicare per le retribuzioni imponibili previdenziali mensili che non varcano la soglia dei 2.692 euro. Per le retribuzioni più basse, fino a 1.923 euro mensili, l’esonero è stabilito al 7%. È bene evidenziare che questi importi sono calcolati al netto della tredicesima: quest’ultima si tratta di una precisazione non di poco conto per assicurare una corretta applicazione del beneficio.

Esonero contributivo e tredicesima: cosa cambia
Ci sono alcune limitazioni che il dipendente deve conoscere assolutamente – www.leggimi.eu

Si può inoltre affermare che questa misura si inserisce in un contesto più ampio di interventi diretti a dare respiro al potere d’acquisto dei lavoratori, soprattutto in un periodo economicamente difficile e contraddistinto da numerose variabili spesso negative. La scelta di rinviare l’esonero contributivo fa capire come ci sia la volontà di continuare a fornire un supporto concreto ai lavoratori dipendenti, in particolare a quelli con retribuzioni medie e basse.

La circolare dell’INPS, dunque, non solo detta informazioni essenziali per l’implementazione pratica dell’esonero, ma rappresenta anche un elemento chiave nel quadro delle politiche di sostegno al reddito dei lavoratori. Lo scopo è quello di diminuire il carico fiscale sui dipendenti, aiutandoli così a migliorare la loro condizione economica e, allo stesso tempo, sviluppare il consumo e l’investimento.

L’INPS, con la sua ultima circolare, ha fornito un contributo significativo alla comprensione e alla gestione di questa importante misura di politica economica. La proroga dell’esonero contributivo è un passo positivo verso il sostegno dei lavoratori dipendenti, specialmente in un periodo di sfide economiche e incertezze.

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